BloodRayne come universo metaforico.
Non lo avrei mai pensato che nel mio pellegrinare automobilistico notturno, avrei spento la radio per pensare al gioco di BR.
Nella precedente discussione: “Cosa ti piace”, affermai più di qualche volta che doveva esserci qualcos’altro, se il gioco in questione ci ha preso tanto ed in maniera così coinvolgente.
In fondo, molti altri giochi presentano caratteristiche grafiche e di giocabilità simili a BR (basti pensare a Ninja Gajden o a Blood Omen, tanto per citarne soltanto un paio).
Qualcuno ha detto: “Mi piacciono le ambientazioni”, qulcun’altro. “mi piace come si muove”, e Francy mi pare scrisse: “ Mi piace l’idea di andare in giro tagliuzzando a destra e sinistra, cosa che nelle realtà non è possibile…”.
Siete veramente sicuri che poi la realtà è così diversa?
Mi spiego meglio, non trovate così poco casuale ad esempio l’ambientazione di terrore creata da Kagan, che inquina il mondo con nuvole di sangue e getta il panico tra la popolazione?
Secondo voi non è una metafora della società moderna che inquina il mondo e distrugge l’ozono…
Ed il terrore tra la popolazione?
Chi di noi può dirsi al sicuro dagli attentati, semplicemente prendendo una metropolitana, un aereo o andando in vacanza a Sharm El Sheik?
Per non parlare d’eventuali passegiate notturne nelle periferie degradate delle nostre città!
Ah! dimenticavo la nuova minaccia nucleare da parte dell’Iran!
Vogliamo parlare adesso di Rayne?
Chi di noi ogni giorno che passa, che sia studente o lavoratore, non si trova in continue situazioni di competizione, dove spesso per non essere sopraffatti bisogna fare la voce grossa o passare adirittura ai fatti?
Delle volte il male che la società d’oggi incarna (e che viene così bene interpretato dai ruoli che ognuno di noi incosapevole ricopre al suo interno), sembra essere identico all’inferno in cui si muove Rayne. Solo che veramente pochi di noi se ne rendono davvero conto.
Quando però succede, si hanno delle figure che si muovono e si comportano in maniera molto simile a Rayne, spesso ai margini di una società che li giudica intollerabili, che li emargina e che li costringe alla lotta (il più delle volte per fortuna solo metaforica, in qualche parte del mondo invece proprio fisica) per la “sopravvivenza”.
Trovo straordinariamente essenziale, il fatto che Rayne sia una figura femminile “debole” (ovviamente sempre metaforicamente) e non maschile “forte”, in quanto aumenta il valore emotivo della lotta e da un’ulteriore possibilità di reazione (a livello psicologico), a quelle persone che si sentono più inermi davanti agli eventi della vita.
Fantastica anche la metafora del “succhiare” i nemici, che sembrerebbe esortare a trarre giovamento (nutrimento) dalle situazioni difficili per andare avanti.
Proprio per questo il gioco si può fare (ad eccezione del penultimo livello, quello in cima alla torre di Kagan per intendersi) completamente senza armi da fuoco, quindi “traendo energia” dalle situazioni avverse.
Per tornare ai tagliuzzamenti e al sangue, qualcuno dei miei amici ha guidicato troppo violento il gioco.
Io appartengo alla generazione che ha visto il trapasso dal carosello a Goldrake e Mazinga e di noi bambini di quel tempo, si affermava che saremmo cresciuti tutti violenti e maneschi.
Dal tipo di discussione intavolata si evince che non è così..
Io penso che il gioco (almeno a chi è piaciuto), a livello inconscio rappresenti un modo per sublimare le reazioni violente alle quali siamo tutti quanti sottoposti quotidianamente.
In sostanza, l’universo di Rayne è una rappresentazione fantastica di una situazione molto reale con la quale molti si sono identificati.
Ma adesso basta!
Non vi annoierò oltre con tutte stè menate, se però qualcuno da stà cosa a tratto qualche spunto di riflessione, o ha qualcosa da aggiungere, lo faccia continuando la discussione.
Se qualcun altro pensa che sono solo seghe mentali, lo dica, così smetto di farmele!!!
Mi scuso in anticipo se non risponderò rapidamente ma viaggiando, non sempre ho a disposizione una connessione.
Ciao a tutti.
Edited by maxvio1 - 1/8/2006, 09:15